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GIRO DI SARDEGNA
2011
PRIMO ORGANIZZATORE IL CAGLIARITANO FRANCESCO PRETTI NEL 1958
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Dal 22 al 27 febbraio il grande ciclismo professionistico avrà
l’incantevole ed unico scenario dell’Isola per l’edizione
2011 del Giro di Sardegna (Categoria 2.1 UCI) e la classica Sassari-Cagliari.
Il Giro, con percorsi nelle aree interne e la suggestiva tappa conclusiva
nella Giara di Gesturi, si propone come significativo veicolo di promozione
turistica e culturale ed annovera al via tantissimi protagonisti del ciclismo
mondiale. Tra i 96 atleti partecipanti, raggruppati in 12 squadre e rappresentanti
21 nazionalità, figurano gli italiani Ballan, Cunego, Di Luca,
Garzelli, Gasparotto, Nibali, Noè e gli stranieri McEwen, Petrov,
Popovych e Schumacher.
Le bici da corsa attuali, in lega leggerissima, sono dei veri gioielli
di tecnologia e frutto di uno straordinario percorso evolutivo. Le prime
teorizzazioni sulla bicicletta risalgono al geniale Leonardo da Vinci,
con schizzi datati 1490, a cui seguono i significativi veicoli a due ruote
del francese Ozaman (1691); il “celerifero” del conte Mede
de Sivrac (1790); la “draisina” del barone tedesco Karl Friedick
Drais (1816) e la prima “vera” bicicletta dello scozzese Mac
Millan (1839). L’evoluzione prosegue con l’aggiunta dei pedali,
per opera di Michaux nel 1855, l’invenzione della trasmissione a
catena, dei cuscinetti a sfere e nel 1888 la realizzazione del pneumatico
ideato da Dunlop, a cui apporteranno importanti modifiche Michelin e Pirelli,
dando un impulso determinante allo sviluppo del ciclismo agonistico.
Apripista al ciclismo professionistico in Sardegna, nel 1948, è
stata la gara in linea Sassari-Cagliari. Vincitore della prima edizione
risultò il velocista Leoni; negli anni successivi legarono il loro
nome alla classica sarda dei campioni di assoluto valore come Magni, Van
Looy, Bitossi, Adorni, Sercu, Merckx e De Vlaeminck. E proprio sulle ali
del successo della gara in linea maturò, nel 1958, il progetto
del Giro di Sardegna che si deve principalmente al cagliaritano Francesco
Pretti (azzurro nei 50 km di marcia alle Olimpiadi di Los Angeles del
1932 e a quelle di Londra del 1948). Alla meritoria opera organizzativa
di Pretti, che nella realizzazione del Giro sardo coinvolse rappresentativi
campioni, si aggiunse “la sensibilità di Antonio Segni, il
quale, nella sua veste di uomo politico impegnato, dispose ogni possibile
contributo e il suo personale appoggio morale al Giro di Sardegna, la
corsa che nasceva nel nome della sua terra”. Francesco Pretti, oltre
che atleta e dirigente sportivo (era infatti presidente-fondatore dell’Associazione
Atleti Azzurri d’Italia) si dimostrò un ottimo e appassionato
organizzatore; per incoraggiare il ciclismo sardo costituì, con
sede a Cagliari, la società Audax, alla quale tesserò gli
atleti emergenti Aru, Pau, Musa e Garau. Nel prestigioso e ricco albo
d’oro del Giro di Sardegna leggiamo i nomi di mitici campioni italiani
(Adorni, Basso, Saronni) e stranieri (Anquetil, Van Looy, Van Linden);
su tutti svetta quello di Eddy Merckx, vincitore delle edizioni 1968,
1971, 1973 e 1975. All’ultima edizione del 2010 trionfò il
ciclista Roman Kreuziger, della Repubblica Ceca, e ai posti d’onore
si piazzarono Christopher Horner e Thomas Voeckler. La particolare classifica
di vittorie per nazione e guidata dal Belgio con tredici affermazioni,
l’Italia segue con nove successi.
(18-02-2011)
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