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RICAMATRICI SOLIDALI DI SAN GIOVANNI SUERGIU
SOSTENGONO SEI ADOZIONI IN KENYA
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Un gruppo di amiche
di San Giovanni Suergiu -guidate da Elisabetta Bonaccorsi e che opera
all’interno delle attività parrocchiali- ha dato un senso
concreto e solidale alla passione per il ricamo: sostenere l’adozione
di sei bambini nella missione di Camp Garba, in Kenya.
Da diversi anni i preziosi lavori, di ben trenta volenterose donne sulcitane
che eseguono anche ricami su commissione (bomboniere per matrimoni, battesimi,
prime comunioni e cresime), vengono venduti in occasione di mostre ed
esposizioni artigianali locali e il ricavato regolarmente devoluto. Le
ricamatrici hanno partecipato con successo alla manifestazione Monumenti
Aperti 2012, “arredando” con interessanti ricami un’antica
e caratteristica abitazione sulcitana. Il creativo gruppo di donne, oltre
agli abituali lavori artigianali dalla chiara valenza artistica, ha ideato
dei particolari ed impreziositi cartoncini -“per accompagnare dei
regali di nozze o di battesimo”- che stanno riscuotendo già
un particolare successo in considerazione della tecnica, dei punti impiegati
e per i molteplici ed originali soggetti rappresentati.
L’arte del ricamo in Sardegna -frutto di influenze interregionali
ed internazionali maturate in secolari tradizioni- ha avuto interessante
sviluppo di tecnica ed accuratezza esecutiva nella decorazione originale
dei costumi e nella realizzazione di paramenti ed arredi sacri, dove si
è caratterizzata con la propria identità di “motivi
decorativi isolani”. Nel panorama del ricamo sardo fanno scuola,
per specifiche e particolari tecniche e punti, diverse aree (Sulcis, Iglesiente,
Marmilla, Barbagia, Marghine, Planargia, Oristanese, Mandrolisai, Campidano,
Sarcidano, Montiferru, Sarrabus, Monte Acuto e Goceano) e centri come
Teulada, Bosa, Desulo, Osilo, Oliena, Oschiri, Uri, Nule, Cuglieri, Loceri
e Sinnai.
Rinomati i tovagliati sulcitani del cosiddetto “punto Teulada”,
di antica tradizione e raffinatezza in cui s’impiega la tecnica
“a nodo”; il “filet” di Bosa che riguarda e comprende
tovagliati, copriletti, tende, pizzi e merletti, realizzati con la tecnica
della rete a maglie; la tipica produzione dello scialle di Oliena con
ricchi motivi floreali, accessorio di prestigio al costume tradizionale
sardo femminile o ancora l’importante produzione di filati che impreziosiscono
i costumi storici della Sartiglia, talvolta ricamati con l’oro.
L’antica attività artigianale del ricamo, intesa come arte,
raccoglie grande e diffuso interesse in tutta l’isola con importanti
differenziazioni nella creazione dei motivi decorativi e per le diverse
tecniche lavorative.
03-11-2012
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