Ricordo di Vittorio Formentano(Firenze 31
ottobre 1895 - Cunardo
1 settembre 1977)
......un
uomo che ha saputo accendere unidea in altri uomini,prima pochi, poi molti, oggi
moltissimi, trasformando lidea in azione......
Una notte di novembre del 1926
il Dottor Vittorio Formentano, ematologo, poco più che trentenne,
fu svegliato dal telefono. Un
suo collega, ginecologo, lo chiamava, con assoluta urgenza, al capezzale
di una giovane donna, che era diventata madre da poco. Si era instaurata
una incontenibile emorragia e occorreva del sangue con urgenza, onde
scongiurarne la morte. Il Dottor Formentano prese la sua borsa con
i sieri e lattrezzatura per determinarne il gruppo sanguigno
e corse dalla paziente. Si offersero,
per donare sangue, due fratelli della donna e alcuni parenti. Formentano si mise subito
allopera e, per prima cosa, determinò il gruppo sanguigno della donna. Cominciò
quindi con il primo fratello, ma il gruppo non corrispondeva; passò al secondo fratello,
ma anche lui non era dello stesso gruppo della donna; iniziò allora, guardando
ansiosamente la povera madre, che diventava sempre più bianca, a ricercare lo stesso
gruppo sanguigno nei parenti. Inesorabilmente uno dopo laltro ma il gruppo non
corrispondeva. Lemorragia continuava nonostante i tamponamenti del ginecologo. La
donna morì, senza aver potuto vedere il figlio appena nato. Il Dottor
Formentano quella notte tornò a casa amareggiato e deluso. Non riuscì a chiudere occhio.
Un pensiero continuo lo tormentava: possibile non si possa chiedere aiuto a tanti uomini
sani della città, affinchè donassero una piccola parte del loro sangue per salvare i
fratelli sofferenti e tutti coloro che, per mancanza di sangue, erano condannati a morire?
La mattina dopo inviò un appello a un giornale. In esso si chiedevano ai Donatori
volontari di sangue, onde far fronte alle necessità degli ospedali. Si doveva donare
volontariamente, segretamente, disinteressatamente. Il giorno
dopo, qualcuno, letto lappello, disse che Formentano era matto; qualche altro disse
che lui il suo sangue se lo teneva a che gli altri si arrangiassero; un giornalista
arrivò al punto di scrivere che si era aperta una nuova strada per i disoccupati, così
dimostrando che non aveva capito niente. Formentano però attendeva fiducioso. Due giorni dopo si presentò
un agente di commercio, che si disse pronto a donare il proprio sangue.
Il pomeriggio dello stesso giorno si presentò un altro, anche lui
disposto a donare il sangue. Così di seguito, giorno dopo giorno,
sino a diventare parecchie decine di Donatori. Così il 15 maggio del
1927 venne costituita a Milano lAVIS. |