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O=============================================O //////////////////////////// PICCOLI VERSI SEMPRE…DIVERSI //////////////////////////// Il poeta sardo-oltrepadano
Andrea Pintus, nato a Benetutti (SS) nel 1931 e dal 1955 trasferitosi
a Santa Maria della Versa (PV), per il terzo anno consecutivo si ripropone
con la pubblicazione dei suoi frutti lirici d’annata: “PICCOLI
VERSI SEMPRE…DIVERSI”. Nel riconfermare un percorso segnato
dalla continuità, come rileva il curatore dell’opera Paolo
Pulina, impreziosisce i componimenti con “profonde o simpatiche
variazioni che rendono i suoi versi ovviamente uno diverso dall’altro
ma anche diversi da quelli precedenti sugli stessi argomenti”. Pintus
scrive con metodicità ed il versificare rappresenta “quasi
dovere quotidiano” per cantare il suo profondo senso-rapporto con
la natura, con la famiglia ed essere “possibilmente sempre tra la
gente” ad offrire la semplicità altruistica e schietta di
un messaggio coltivato nell’assonanza di rima tra la parola “amore”
e l’umano disponibile vitale “calore” del sognatore
poeta. La raccolta -permeata di idealità, speranze e fede cattolica-
è soprattutto contrassegnata da un saggio equilibrio e grande capacità
di assimilare e rappresentare le più diverse esperienze umane di
carattere sociale, culturale, politico e personale; dunque compendiati
tutti i temi e le idee del poeta sul mondo e sulla vita. Più, molto
più di un percorso lirico sviluppato nell’arco temporale
di un anno! Ma a stimolare la stampa di questa ultima fatica poetica del
Pintus è stato certamente il desiderio di pubblicare i testi meditativi
e di estrema sensibilità -che rappresentano la significativa e
sofferta appendice al libro- “lasciati quì sulla Terra dal
nipote Yuri, figlio della figlia Tina, volato in cielo all’età
di soli 27 anni”. Agli scritti in prosa di Yuri, analisi in materia
di sogni con prefigurazioni di futuro, sono affiancati i versi del nonno
poeta che “piange la morte così ingiusta del nipote”
e sente però rivivere nei suoi pensieri scritti. |