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SALVATORE PODDIGHE A CURA DI LUIGI LADU
SELEZIONE DI COMPOSIZIONI PUBBLICATE NELLA COLLANA “POETAS DE SARDIGNA”
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Il
pubblicista e scrittore Luigi Ladu, appassionato e puntuale curatore del
sito internet omonimo (www.luigiladu.it) che si occupa principalmente
di poesia e notizie culturali relative alla Sardegna, ha dato alle stampe
una preziosa selezione di composizioni tratte dall’ampia produzione
del poeta dualchese Salvatore Poddighe (6 gennaio 1871 – 14 novembre
1938).
Tziu Bore Poddighe, originale figura di poete dalla versatilità
lirica caratterizzata da un vigoroso impegno sociale-politico e di denuncia
della condizione operaia nell’area mineraria del Sulcis-Iglesiente
di fine ‘800 e primo trentennio del ‘900, è infatti
l’autore della nota opera Sa Mundana Cummedia e di memorabili disputas
(la pubblicazione propone la gara poetica, cantata ad Iglesias in occasione
della festa di Santa Barbara del 1918 con Morette, Caria, Iscanu e Sulas)
e carteggi poetici con Predu Caria di Macomer, Frantziscu Fara di Cuglieri
e Bachis Dente di Ottana. La divulgazione dell’opera principale
del Poddighe -incisivo e chiaro manifesto sociale sulle angherie che il
popolo lavoratore subisce da padroni e istituzioni (molti versi sono plasmati
da un acceso e vibrante anticlericalismo)- vive momenti di grande entusiasmo
con la pubblicazione complessiva, nel 1924, delle tre parti del componimento
scritto tra il 1917 e il 1922: ben 3500 copie, realizzate dalla Tipografia
Varsi di Iglesias. Seguirono anni di contrastanti giudizi critici e politici
sulla Mundana Cummedia, finché il 4 novembre del 1935 l’autorità
di polizia fascista dispone la censura e il divieto di diffusione del
poemetto che inciterebbe “all’odio di classe e al vilipendio
della religione e dei suoi ministri”. Il questore di Cagliari incarica,
inoltre, il commissario di Iglesias al sequestro di “tutte le copie
ancora in vendita e perché trasmettesse in visione tutti gli altri
opuscoli della produzione del Poddighe”. Il poeta, a conseguenza
degli ignobili atti persecutori ne soffre intimamente e, come scrive Luigi
Ladu nella presentazione del volume, “ruttu in depressione e delusu
pro sas troppu tzensuras, ses mortu de manu sua su battordighi ‘e
sant’Andria de su millinoighentostrintotto” in Iglesias. La
biografia del Poddighe, nato “casualmente” a Sassari da genitori
di Dualchi e sempre definitosi orgogliosamente dualchese per esserci vissuto
fino ai diciotto anni, è segnata dal lavoro in miniera ad Iglesias,
nei pozzi di Monteponi e San Giovanni, e da una parentesi da operaio ed
emigrato a Torino nel 1910. E proprio l’emigrazione sarda organizzata,
nel novembre del 2006 con un convegno promosso dal circolo “Domo
Nostra” di Cesano Boscone e la partecipazione, tra gli altri, di
Salvatore Tola e Paolo Pillonca, aveva ricordato l’azione sociale
ed educatrice prodotta dagli scritti del poeta sardo. La copia dell’opera
in versi, che contiene anche il componimento Divisiones de Sardigna (un
viaggio attraverso i paesi dei Giudicati di Karalis, Arborea, Logudoro
e Gallura), può essere richiesta alla e-mail (luigiladu@luigiladu.it)
del curatore.
*Poètas de Sardigna, Salvatore Poddighe a cura di Luigi Ladu, ediz.www.luigiladu.it,
Roma 2011
(27-09-2011)
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