Programma per Sa
Die de Sa Sardigna
//////////////////////// L’edizione de Sa Die de sa Sardigna 2011 sarà ricordata come quella del rilancio della manifestazione che, una legge dei primi Anni Novanta, vuole come celebrativa del Popolo Sardo. La Regione intende investire con più convinzione sulle celebrazioni che, dal 27 al 30 aprile, animeranno teatri, scuole, comuni, piazze, strade dell’isola per ricordare gli avvenimenti che culminarono il 28 aprile 1794 con la cacciata dei Piemontesi dalla capitale del Regno, Cagliari. //////////////////////////
CAGLIARI, 14 APRILE 2011 - La Giunta regionale, di concerto con l’ottava Commissione Consiliare, e su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport Sergio Milia, ha approvato in via definitiva il programma di massima delle celebrazioni per "Sa Die de sa Sardigna", la festa del popolo sardo, in programma dal 27 al 30 aprile. Previste una serie di iniziative commemorative, culturali e di spettacolo per dare rilievo e importanza all’identità della Sardegna. L’edizione de Sa Die de sa Sardigna 2011 sarà ricordata come quella del rilancio della manifestazione che, una legge dei primi Anni Novanta, vuole come celebrativa del Popolo Sardo. La Regione intende investire con più convinzione sulle celebrazioni che, dal 27 al 30 aprile, animeranno teatri, scuole, comuni, piazze, strade dell’isola per ricordare gli avvenimenti che culminarono il 28 aprile 1794 con la cacciata dei Piemontesi dalla capitale del Regno, Cagliari. Il calendario delle iniziative, ancora in fase di perfezionamento, prevede per la mattinata del 27 aprile prossimo un’incontro a Cagliari per gli alunni delle scuole nel quale verranno presentati alcuni lavori e premiati alcuni istituti. Il giorno 28, giornata importante per le celebrazioni, in mattinata cerimonia ufficiale nella Biblioteca Regionale in viale Trieste a Cagliari, mentre la sera in piazza Palazzo è in programma una festa popolare con concerto e danze. Il 29 aprile le manifestazioni si spostano a Nuoro, dove l’Istituto Regionale Etnografico organizza una presentazione dei lavori bibliografici sulla lingua sarda e a Oristano, dove l’Istituto Arborense organizza un simposio storico sui fatti del triennio rivoluzionario. Sabato 30 aprile, a Sassari, in mattinata, manifestazione per le scuole e la sera, in piazza d’Italia, concerto con la partecipazione di numerosi cori polifonici. La Regione ha inoltre finanziato decine di progetti con manifestazioni in svariati Comuni e scuole dell’isola. "Dopo il doveroso omaggio all’Unità d’Italia - ha detto l’assessore Sergio Milia - è per noi un’importante occasione cercare di rilanciare, nei limiti del bilancio e del momento di grave crisi economica che stiamo attraversando, una manifestazione che, al di là di ogni intento celebrativo, ci ricorda il valore e la forza di essere un popolo distinto, ma non distante dagli altri popoli italiani. Il fatto che la Repubblica inoltre, ci riconosca questo status giuridico di popolo con legge costituzionale, ci inorgoglisce e allo stesso tempo ci rende consapevoli della responsabilità di ricordarlo ogni giorno a noi stessi nelle nostre attività di governo nell’interesse dei cittadini sardi". Fonte - Regione Autonoma della Sardegna |