A
portarla sulle tracce del bisnonno, che ha scritto una parte importante
nella storia dello sviluppo economico e infrastrutturale nel Marghine,
è stato il richiamo del sangue. Pamela Piercy, discendente
del mitico ingegnere gallese Benjamin (quello che, per conto del Re,
realizzò le ferrovie in Sardegna) è tornata a Bolotana
per rivedere l'immenso parco e l'antica casa in stile liberty che,
per decenni, sono stati la dimora dei suoi avi.
I LAVORI DI RECUPERO. Lo sbarco in Sardegna di Pamela
Piercy, accompagnata dal marito, è arrivato proprio in coincidenza
con l'inizio dei lavori di recupero di villa Piercy nello stupendo
parco di Badde Salighes. Dopo l'abbandono della famiglia e l'acquisizione
da parte della Comunità montana (che in quel sito vuole ora
realizzare un giardino botanico, con la valorizzazione delle essenze
importate proprio da Benjamin Piercy) l'antica villa è andata
in rovina, corrosa dal tempo e distrutta dai vandali.
LA RICERCA DI PAMELA. Da sempre alla ricerca di notizie
che possano documentare le imponenti imprese di Benjamin e dei suoi
antenati, la ragazza gallese, navigando su internet, è venuta
a conoscenza dell'avvio dei lavori e assieme al marito, funzionario
dell'aviazione inglese, ha voluto personalmente rendersi conto dello
stato dei luoghi.
L’EMOZIONE. «È veramente immensa
e difficile da descrivere - dice - è il cuore che in questo
momento comanda, elargendo attimi di intenso calore, riportando alla
mente quello che sarebbe potuta essere ancora oggi la vita a Badde
Salighes». Viviam, il padre di Pamela, fu l'unico dei discendenti
che rientrò nella madre patria inglese, lasciando così
alla sorella Vera il compito di guidare l'azienda agricola avviata
da Benjamin e condannata a un declino reso inevitabile dal mutare
del tempo. «Mio padre, che era un ufficiale dell'Esercito di
Sua Maestà, volle ricreare in Gran Bretagna le stesse iniziative
precedentemente avviate a Bolotana da Benjamin: portò avanti
una fiorente attività con l'allevamento del bestiame e una
discreta produzione agricola».
IL FUTURO DEI PIERCY. «Siamo venuti in Italia
non per vantare crediti di nessun genere ma esclusivamente perché
ci sentiamo parte integrante di Badde Salighes, località per
la quale i nostri avi hanno espresso tutto l'amore possibile. Sia
per la natura che la circondava ma anche per la gente che con loro
ha collaborato a realizzare le idee». I discendenti della famiglia
Piercy da qualche tempo si stanno interessando al ripristino dell'azienda
e al recupero del sito e della memoria: un altro pronipote del capostipite
(Robert Michael Piercy) nel maggio di due anni fa, nel corso di una
visita a Bolotana, espresse il toccante desiderio di rilevare il complesso,
con l'intento di valorizzare turisticamente la struttura. La notizia
dell'inizio dei lavori di restauro da parte della Comunità
montane ha comunque rassicurato i Piercy circa le reali volontà
di recupero dell'area, sulla quale sorgerà un giardino botanico
che potrebbe fungere da volano per far ripartire l'economia legata
alle produzioni tipiche e alla valorizzazione del turismo montano.
Luigi
Ladu |