Luigi Pitzalis

Luigi Pitzalis è nato ad Isili il 24 giugno 1952. Il padre, ramaio, lo ha avviato al mestiere, che svolgerà per tutta la vita. La madre, di Oniferi, gli trasmette la sua lingua, che gli tornerà utile per il lavoro, in giro per la Sardegna a curare il commercio degli innumerevoli oggetti in rame. Si appassiona alla poesia, inizialmente a quella estemporanea, e nelle numerose sagre che frequenta apprezza i cantadores della vecchia generazione. Segue con attenzione l’esordio delle nuove leve, e nel 2004 si fa promotore ad Isili della Associazione degli Amici della Poesia. Grazie a questa iniziativa l’interesse per la poesia sarda in particolare, sia quella improvvisata che quella di meditazione, e per la lingua in generale, ha nella zona del Sarcidano un positivo risveglio. La sua produzione poetica, privilegia la critica alla società attuale, vista nella sua decadenza, nell’abbandono della sardità. É in corrispondenza con alcuni amici, con i quali scambia le sue riflessioni, usando i vari schemi della poesia tradizionale, dalla terzina ai vari modelli in rima. Usa indifferentemente la variante campidanese e la variante logudorese della lingua sarda. Lo scorso anno, con un breve racconto di fantasia in prosa “DE SANT’ALLIAS A SANTU SERBESTIANU”, espresso nella variante locale, si è classificato primo al Concorso indetto dal Comune di Isili.
“Grazie alla sua professione lavorativa di ramaio, Luigi, è stato costretto a spostarsi da un paese all’altro della Sardegna e non solo e frequentare le più svariate sagre dove di solito non mancava mai la gara poetica. Da buon artista, con la sua solida formazione culturale acquisita da autodidatta, si è avvicinato alla poesia con senso critico e con una capacità mnemonica non comune. Luigi Pitzalis è stato fortunato, come i poeti estemporanei, perché ha vissuto sempre a contatto con più lingue e culture, queste hanno fatto da tramite e da strumento di sintesi. Come i poeti, anche Luigi seguiva da un paese all’altro il susseguirsi delle feste e delle sagre paesane assimilandone la loro storia, il loro verso, il loro ritmo e la loro melodia, che ha saputo, con saggezza, rielaborare ed evidenziare, con dovizia di particolari, nella sua vasta produzione poetica”. (M.U.)

  1. A Mario Urru
  2. A Pedru Cui poeta
  3. A Tore Senes
  4. Augurios a Vitalia
  5. Babbu mannu perdona
  6. Buon anno a te e famiglia
  7. Su Sennore est su Pastore meu

CONTOS

COSTANTINO LONGU    FRANCESCHINO SATTA    POESIE IN LINGUA ITALIANA

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