Pietro Zanda

Pietro Zanda nasce nel rione di Issirìa, a Desulo (Nùoro), il 23 luglio 1925 da un'umile famiglia di pastori-contadini. Secondo di nove figli (otto maschi e una femmina), ben presto, ancora in tenera età, per esigenze familiari, si trova a lasciare la scuola e gli agi del focolare domestico per iniziare la vita lavorativa.
Con il terzo dei suoi fratelli trascorre, per molti anni, il periodo compreso tra l'autunno e la fine della primavera nelle montagne di Iglesias (Cagliari), alle dipendenze di facoltosi proprietari terrieri e di bestiame. Comincia così ad accumulare pian piano le capre che, col tempo, formeranno il suo gregge.
Nel settembre del 1947 Pietro parte per il servizio militare, che svolge prima a Nocera Inferiore, poi a Treviso. Questa nuova esperienza gli consente di vivere situazioni diverse da quelle conosciute fino ad allora e, nel contempo, di vedere l'Italia ferita dalla guerra. Dopo il congedo, lavora ancora duramente per diversi anni insieme ad alcuni fratelli, con i quali deve far fronte alle necessità della famiglia d'origine. In seguito, però, le sue energie sono rivolte all'organizzazione del matrimonio con Antonia, la giovane donna desulese della quale si è perdutamente innamorato. Dopo le nozze, celebrate nel 1952, Pietro e Antonia hanno otto figli, due dei quali, purtroppo, vengono a mancare precocementes uno muore subito dopo il parto, una bimba, invece, dopo appena quattro mesi di vita.
Il primo anno di matrimonio, Pietro lo trascorre con Antonia a Terralba, la località scelta per far svernare il gregge di capre, prima di tornare a Desulo per passare la bella stagione. Pochi mesi dopo, nell'estate del 1953, Pietro diventa padre della sua prima bambina e inizia la costruzione della sua casa di Desulo, nel rione di Ovolaccio.
Dal 1953 al 1957, nei lunghi invernali, continua a occuparsi del suo gregge tra i monti della località mineraria di Orbai (Villamassargia). Solo in seguito alla nascita della seconda figlia femmina, venuta al mondo nell'estate del 1958, Pietro si stabilisce definitivamente nella Regione S'Ortu Mannu (Villamassargia). È proprio qui che comincia la sua grande avventura per realizzare il sogno di costruire un'azienda stabile, su sartu, che consenta di porre fine alla transumanza e quindi agli spostamenti da un luogo all'altro e alla perenne ricerca di terreni adeguati per l'allevamento del bestiame. Compra così il primo fazzoletto di terra e vi costruisce un piccolo rifugio per sé e per la sua famiglia, visto che, a differenza della quasi totalità delle sue compaesane, che non seguono i mariti nei loro spostamenti con le greggi in pianura, Antonia, donna affettuosa ma energica, lascia le comodità della loro casa desulese per accompagnare Pietro nel difficile cammino che lo attende. Una scelta dettata dal grande amore di Antonia e dei suoi figli, che sentono il bisogno di stare accanto a lui in ogni momento.
Per Pietro e la sua sposa sono anni colmi di grandi e faticose sfide: prendersi cura della famiglia, che via via si allarga; acquistare i terreni necessari per la crescita dell'azienda; costruire case più confortevoli e locali adeguati per custodire provviste e animali; coltivare la terra.
Pietro e Antonia vengono accolti con affetto, rispetto e ammirazione dalla popolazione di Villamassargia, con cui intrecciano forti legami d'amicizia. Gli anni passano e la coppia, aiutata da una perfetta intesa, riesce a superare le immancabili difficoltà che la vita presenta e, allo stesso tempo, a cogliere le piccole grandi gioia da essa offerte.
Pietro, uomo paziente, mite e onesto, ama trascorrere il proprio tempo libero con i suoi bambini, la sua sposa e i tanti amici che di frequente gli fanno visita. Inoltre, coltiva la sua grande passione per la poesia, non limitandosi alla sola lettura delle opere in lingua sarda scritte dai grandi poeti della tradizione isolana, ma bensì componendo, nel corso di tutta la vita, versi per ogni circostanza. Diverse sue opere vengono pubblicate nella rivista "S'Ischiglia" e tante altre poesie sono scritte da Pietro per intrattenere relazioni epistolari a distanza con vari amici e parenti.
Ormai anziano, Pietro continua a vivere nella sua casa di S'Ortu Mannu con una delle sue figlie.
Nello stesso luogo risiedono le famiglie dei due figli maschi, che conducono l'azienda, ed è sorto un piccolo agriturismo, gestito dalla figlia minore.
Pietro, oltre a vedere i suoi amati nipoti crescere e studiare, ha avuto anche la gioia di diventare bisnonno.
Questi ultimi anni, però, sono stati tristemente segnati dalla perdita di alcune persone care, la prematura scomparsa della primogenita Maria e di suo marito Francesco, seguite da quella della sua Antonia, sposa e inseparabile compagna di vita per sessanta anni, che solo la morte è riuscita a sottrargli.
(Biografìa a cura della secondogenita B.Z.)

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