La solitudine
è illusione, passeggero
temporale di polvere.
Tra le dita ho parole di sorelle
ne riconosco il peso
la grana sottile, lo scorrere setoso
ne riconosco il passo.
Tra i colori
accendo fiaccole.
Chi può,
vede.
Attraversare
di impeto la barriera
in baluginio di scogli.
Scintille di vento
sulla superficie del mare
branchie le nostre mani
pinne i piedi.
Nel respiro non più trattenuto
vortici d’acqua.
Il corpo
ora è tela luminosa
in poltiglia di colori,
follia giocosa e rigenerante.