Amare
di Luca Giovanni Masala
Annego il mio desiderio
In un sogno che amo sognare,
Che amo credere vero
Anche se vero non è.
Tesso il drappo che copre l’immenso,
Lo dipingo con le tue sembianze
Per poi guardarlo rapito e confuso,
Ammirato di tale beltà
E ti canteri canzoni
Se solo avessi la lingua degli angeli,
Ti scriverei poesie
Se solo conoscessi le parole
Per descriver quei respiri
Con cui mi fai sospirare.
Eppure tengo stretta a me
L’immagine del tuo sorriso
Così limpido che la luna
Al tuo confronto si acceca
E le stelle tutte, candido manto,
Ti farebbero da ancelle.
Bagnati i piedi nell’immensità del mare
E lungo valli e monti addormentati:
Tu che sei padrona di tutto
Perché tieni a me?
Forse perché nel mio bruciare,
Nel mio ardere e nel mio confondermi
Tu ritrovi quella gioia fina
Che ti rende magnifica.