CANNA
DI VEGLIA
Sull'incuria
di una tomba
arroventata dal sole
vegliava una canna
che esile al vento
si inchinava
alla foto
accecata
da eccesso di luce
e pennellava
soave
col suo fiore
lontano da grazia
la solitudine
al cielo
Nell'ombra
breve
che dava sollievo
allo sguardo
il vegetale
l'unica vita
a difesa di morte
che vinceva
lo strapotere
scolpito
in lunghi epitaffi
che aspettavano
nel due novembre
la gara di sfarzo
del premio dei fiori
....me ne andai
mettendo in tasca
....un seme di canna...
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Michael Santhers - dal volume: Soste precarie
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