Capriola vermiglia
di Michela Zanarella
E' mio il traboccare di
luna
e l'urto d'amaranto verso
la notte.
Posso unirmi al canto
delle rane
o crollare accanto
alle stelle,
disfandomi del brusio
del tempo.
Non serbo rancore
per il cielo che tenta
di confondermi con le vecchie
impronte dell'alba.
Ho sconvolto i capelli
dei pioppi
ho strappato il sonno
alle nuvole
infarinando di rosso
le sciarpe polverose
ed ogni nido di specchi.
Come un cuore
in attesa tra le cime,
ho inghiottito vertigini
vincendo una pioggia di luci
ed ho distratto il lampo
incollandomi addosso
una capriola vermiglia di sienzio.