Carezze
di Vincenzo Pisanu
Carezze porgimi
come quando il vento
si posa tiepido
sull’arida ginestra
e ne dischiude la vita
in meraviglia.
Carezze porgimi
quando il pianto
ti sarà a fianco
e nelle pupille strette,
e ti parrà allora
spalato invano,
il grano che non puoi
più seminare.
Sarà amore, oppure
solo un sospiro,
un rimpianto di più
per ciò che è andato,
il ricordo di un bacio rubato
di nascosto, nell’attimo fuggente.
Carezze porgimi,
quando per cercarmi,
alle nuvole gli occhi eleverai,
e domandando al vento
mi vedrai sopra una piuma
di rondone in volo.
Allora potrai scorgermi,
ti tenderai, a cogliermi
in frammenti di luce
e ti sarà pace,
ti sentirai placata.
Ti vestirà
la mia stagione andata,
e nell’anima
i miei segni, le tenerezze.
Allora capirai quante carezze…
quante ne occorrono
per placare me.