Cieco
di Edward Sgubj
Io sono cieco e ti ho riconosciuta
sfiorando con le dita il tuo bel volto
già segnato dal tempo; e ora stringo
fiducioso le tue ruvide mani.
Potrò vedere il mondo coi tuoi occhi,
tu sola sai indicare la mia strada.
Io non so darti nessuna sicurezza
e tu, che più di me sai soffocare
l’angoscia e la paura, mi accompagni
fra lo stridore dei freni del tram
e i clacson delle macchine che passano.
Tu sai che sono perso in questo caos,
adesso non potrai abbandonarmi.