Comme l'ambre
et le musc
di Michela Zanarella
Amo il canto della nuda
gioventù
le cui voci lanciano luci dorate.
Innocenti, senza vergogna
giocavamo l'amore
come il cielo accarezza
le schiene d'erba.
Ci sfamavamo con l'incenso
delle labbra -comme l'ambre et le musc-
e le pelli s'univano agli specchi
delle emozioni.
Per guardarci scagliavamo
le lingue nelle braci
mostrando il seno
alle viscere gelide.
Entrambi ingenui
e viaggiatori: nessuno
intorno ai nostri cuori,
nessuno che conoscesse
il nostro intimo timore.
Ecco, eravamo primavere
profumate di carne,
trionfante ricordo
della soffocata libertà.