E allora mi chiedo
chi sono
di Almina Madau
E allora mi chiedo chi
sono.
E nudo senza specchi,
cerco nell’anima,
fragile anima,
una radice.
E trovo dei rami,
innesti del tempo,
di semi caduti,
portati da vento,
e altri lasciati
da mille viandanti,
che riparo
sventura
o gioia nel tronco
han trovato.
E mi chiedo chi sono.
E trovo frutti,
acerbi e maturi,
alcuni succosi,
altri secchi e insapori.
E sento profumi,
di aghi di bosco,
di sale e di sole,
e terra,
e aroma di vino,
di pioggia il sentore.
E nudo mi chiedo chi sono.
E cerco le forme ancestrali
di cellule senza colori,
forgiate da vita e umori,
caleidoscopi
di brandelli di cuore.
E ancora non capisco chi sono.
Si muove il respiro,
che tacito ascolta.
Rimette i vestiti l’anima mia,
riprende la via.