Per
Saverio
E se fosse in una opaca
sera d'inverno
all'imbrunire, quando il bosco si ammanta
di un soffice e bianco silenzio di neve
rotto a tratti da un flebile vibrare di foglie,
che tu ti svegliassi, udendo un leggero sussurro
caldo e lento e sommesso che chiama:
Saveeriooo
piano.....piano.......piano......
Saveeriooo...ooo....ooo.....
E tu ti alzassi semiaddormentato ancora
e barcollante e incredulo, guardando
il diverso e confuso e sconosciuto paesaggio,
e vedessi in lontananza una casetta
e dalle sue vetrate uscire una folata di luce
calda, per le grandi fiamme
dei tronchi ardenti nel camino acceso
che rischiara il sentiero.
E lì
correresti trepido e sgomento....
..................................................dove
tu
eri lunghissimamente atteso. Ed ora sei qui
intorno a questa grande tavola imbandita d'amore
avvolto nel vorticoso abbraccio delle intime emozioni
che sciolgono il nostro cuore impaurito
in irrefrenabili lacrime di gioia.
1 novembre
2015