Sulla cima
del monte
il Cristo “Redentore”
immerso nell’oceano del cielo
innalza la sua croce
sul cuore della terra di Sardegna
e accende
un’iride di pace
per additare agli uomini
la strada del perdono
e dell’amore.
E tu Monte
Ortobene da cent’anni
sei “Porta Santa” accogliente e affascinante
dell’abbraccio di Dio.
Chent’
annos!...
Già s’affacciava il secolo moderno
alla storia del mondo
nella sua audace aurora di speranza
ed umilmente
dal cuor di Roma il buon pastor Leone
faceva risuonar sull’età nuova
l’antica melodia del Giubileo:
“Pace, fratelli, pace”.
Chent’annos!...
Ecco s’erge sul monte
la gloria trascendente
di Gesù “Redentore”
e il suo mite sorriso
aleggia sulle rocce di granito
tra il verde mormorio delle sorgenti…
Ecco una voce
sale al ciel tra le nubi
e s’irradia nel vento:
“A te, Nuoro diletta,
è dato l’alto onore
di serbare il mirabile tesoro
della fede dei Sardi…
Grande è l’attesa.
È dolce la preghiera, è sacro il monte,
l’ora è divina e ardenti i cori dati
ai sogni,
ardenti come stelle in seno al cielo”.
Chent’annos!...
Ecco il millennio nuovo
l’anno arcano del Grande Giubileo
e il cuore grande di Giovanni Paolo
che abbraccia con amore tutto il mondo.
Oggi
saliamo al Monte
e volgiamo lo sguardo al Redentore
per offrire all’ Eterno
le speranze dei figli.
Oggi preghiamo
dicendo “grazie” a Dio dei santi doni.
Oggi cantiamo
alla Madre di Dio sul sacro monte:
“Dona alla nostra terra,
dona a tutti i suoi figli
il pane della pace”.
+ Pietro
Meloni
Vescovo di Nuoro
29 agosto 2001