Giardino
di Mario Nurchis
Lascio
il ricamato capelvenere
del pozzo,
il grande alloro
dalle olive nere
e mi immergo
nel pulviscolo
di sole
tra il rivèrbero
di foglie lucenti
con farfalle violacee,
tra l’affannoso rovistare
delle api
e il breve borbottìo
di metalliche cetonie
verdi e d’oro
che s’incastonano
nel bianco
profumo di zàgare
che toglie
il respiro.