Giustizia di morte

Occhi nel nulla
staccati dall'anima
che sussulta
alle urla raschiate
alla gola dal vento secco
che ruba le lacrime

E' un uomo in vita
col cuore già morto
con la faccia già lapide
con epitaffi di invettive
di gente tranquilla

Pende un cerchio
di corda che penzola vuoto
ai preparativi inclini
alla forma della legalità
sempre pronta a porre rimedio
allo sconfino con danni
della pecora nera
che belerà per l'ultima volta

E' una spugna lo sguardo
di un uomo che muore
nasconde ogni coscienza
amalgama ogni rimorso
che uscirà unico sputo
dove di ognuno ogni colpa
si fonde si mischia
e Dio avrà un unico male
da dividere in pene leggere

Col rito di raccomandare
la nefasta anima al limbo
un pennello di ferro
muove il sipario del gesto
che scorre tra pioggia
addolcita tra parole di fede

Tornano a casa col sollievo
del male estirpato
ma col terrore che quello sbaglio
a portata di mano è in ognuno di noi
gli stessi che che hanno azzerato
l'umana pietà
e nella notte tra il ricordo che viene
e il sogno come un fungo al rimorso
molti urleranno....era una vita
che si poteva salvare
e soltanto punire
..di nostro figlio
non conosciamo il cammino
ma di certo se sbaglia o confuso
il suo cuore si fermerà
sotto un pollice puntato alla terra
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Michael Santhers - dal volume: Soste precarie

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