GUARDATELI
Guardateli
son loro
sembrano prototipi
di vino e ossa
usciti da un capriccio
borse sotto gli occhi
faccia da asfalto
mal riuscito
si oppongono al vento
misto di richiami
e scosse a labili lamenti
a ingombre permanenze
Sono loro
chiodi arrugginiti
in ruderi da depredare
finestre di fango
dove sguazza l'ultima coda
della storia
Sono archivi di anni
ammassati nel progresso
postini di una misera pensione
per costruire un loculo
possibilmente in alto
lontano da una zampa di cane
Guardateli
sono uno specchio baro
che ci riflette nel misero
domani
e chissà se troveremo posto
di fronte a loro
per poterci finalmente
guardare a occhi pari
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Michael Santhers - da: Soste precarie
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