Come
foglie ingiallite
che la pioggia d’autunno,
porta via col vento,
passo a passo se ne vanno
trascinando con loro
l’ombra di una vita.
Il loro corpo stanco
dal lavoro compiuto,
fa piegar le ginocchia,
hanno per sostegno
solamente i ricordi
ed un bastone di legno.
In cerca di una mano,
aspettando chissà che
han perso l’orizzonte,
i sorrisi e le gioie
di un saluto per strada,
che più non c’é!
Quando a caso dell’ora
le loro labbra scarnite
mormorano una canzone,
é una del tempo che fù,
in ricordo di un’amore
che, non hanno più.
Con gli occhi socchiusi,
nei banchi dei giardini
indifferenti sostano,
senza sgarbo ne timore
corteggiano la morte
con la pace nel cuore!