Il Giorno della Memoria
di Sara Teresa Porcheddu

i miei occhi si stringono
per non sentire ciò che è intorno a me;
le mie mani tappano le orecchie
per non sentire ciò che è intorno a me.

Tutto è vano:
amaro come il fiele
il dolore si insinua nelle mie narici
nella mia bocca
nelle mie vene.
…e fa male,
trafigge
e non è che l’eco
di ciò che è stato un tempo:
un’ombra,
un sospiro
che però strazia comunque il cuore,
che però fa sempre male.

21 Maggio 2009

(classe 3° Media)

 

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