Il lago dorato
di Michela Zanarella
Mi sembra che il vento
strappi gli orizzonti
ingrassando il petto della morte.
Io tremo se il cielo
inciampa sulle trappole di dolcezza
del silenzio.
Chi ha il coraggio di spaventare
le brezze predilette?
Io tradirei la paura
con l'ombra abbondante d'un divino
bacio di quiete.
Di rosso tingerei il piacere
e sulla bocca mischierei l' alba
al tramonto.
Cercando la vergine notte
nel piatto d' eretiche mete,
gonfia d'inferni,
berrò l'ultimo sorso di rame
prima di immergermi
nel lago dorato.