Il
madonnaro
I miei angeli avevano
il tuo volto
e le madonne avevano i tuoi occhi
e il tuo mesto sorriso.
Senza saperlo, ho passato la mia vita
a disegnare il mio amore sulla strada,
fra la gente che disapprovava
l'improbabile azzurro dei miei cieli.
Ho consumato mille scatole di gessi,
ho spezzato le mie unghie sul selciato
e ho stemprato i colori con il pianto
per fissare i pochi attimi felici.
La pioggia ha cancellato i tuoi ritratti
e il tempo mi confonde la memoria
mescolando i ricordi con i sogni.
Vo cercando la luce dei tuoi occhi
nelle donne che incontro camminando;
ma tu, amore, più non mi riappari!
Infangando, le ruote son passate
sui graffiti tracciati sull'asfalto
e là dove io avevo disegnato
angeli eterei e strabiche madonne
adesso c'è il mercato del bestiame.
Edward Sgubj |