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Un’ansa immota s’apparta
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dal greto del corso
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dinamico d'ombre;
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e nera é la lacrima finta
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che rianima il tempo
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sul viso imbiancato del mimo.
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Svuotato da veli di raso
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spalanca lo scrigno ai suoi
piedi;
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e in gocce del suo carillon
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danza un moto estenuato
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che al rallentatore
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rimarca la grazia visiva
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in nobili forme d’un gesto
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continuo … stentato.
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Il senso del tempo
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riprende espressione
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nel tenue pallore lunare
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di timidi moti decisi;
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discreti sciabňrdi
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di un suo fluttuare snodato
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dal corpo che libra
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nell'angolo fatuo.
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E' sera d'inverno ed a spillo
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il passo dell’ombre
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ritrova il suo viso nel mimo
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che é specchio ingiallito
residuo
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a "vivi" fantasmi;
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svestiti d’un soldo
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al suo scrigno aperto.
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Un soldo a compenso
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di un tozzo di tempo passato
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che "lě"…
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di sotto al lampione
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hanno appena sfiorato.