Il rumore della
polvere
di Michela Zanarella
Non c'è che il rumore
della polvere
in questa strada bianca
decorata da croci accecate
da polline astratto, rosso scarlatto.
Poco il sole che si concede
agli occhi danzanti del destino.
E' l'azzurro a storcere le labbra
e a stringere a sé il vuoto.
Questa terra porta l'amaro
di docili fiati d'ebrei che si svuotano
tra capricci d'arie spinate,
questa terra somiglia
alle vene di un tramonto
costretto a brindare col male
e a tingersi il volto di nebbia.
Rastrellano carni e ghiaie
i gas alle baracche,
numeri in stoffe zebrate
si abituano in fretta
a profili di lager.
Salive adulte e bambine
inciampano rapide in uno sparo.
Non c'è più tempo per esistere.
Nudi orrori dormono in fila
accanto alla neve.