Il vento del deserto
di Gabriele Ortu

(a Benedetto XVI, nostro salvatore)

Il vento del deserto
attraversa l’Europa:
granelli di sabbia
invadono la terra, nostra.
Un’onda minacciosa sale
dal mare, nostro, sempre calmo,
e traduce pensieri di morte.

Vomita sentenze malate,
il vento del deserto,
sulle nostre certezze, mute.
Un flagello s’abbatte, lento
e inesorabile, di morte.
Scompiglia le nostre radici,
il vento del deserto.

Innalziamo frangiflutti,
innalziamo frangivento,
sì che dall’areica* terra,
a noi non giunga tormenta.
Il tempo della clessidra è finito,
suoniamo a distesa le nostre campane
prima che il vento cancelli
il “Dolce Bisillabo”: Gesù,
inviso al vento del deserto.


*priva di corsi d’acqua che scorra.

 

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