(al capitolo I)
Non è vano che la terra
si lasci baciare dal sole.
Non è vano
che la primavera
doni fiori in abbondanza.
Non è vano
che dall’amore
nasca un bimbo.
Non è vano
che dalla fatica della semina
sbocci il frumento.
Non è vano
che dal frumento
si faccia il pane.
Non è vano
gustare il pane caldo
che esce dal forno.
Non è vano
che una generazione
succeda all’altra.
Le nuove generazioni
generano progresso
e il progresso ben usato
fa star meglio gli uomini
liberandoli dalla fatica.
Il sole sorge
e la terra assorbe i raggi
e fa germogliare
ogni genere di delizie.
Non si avvolge su se stessa
e non gira invano la terra
perché come una nave
traghetta i suoi abitanti
da una stagione all’altra,
solcando
la sua splendida ellisse.
Anche quando parli del vento
Qoélet vai errando.
Il vento sia che salga dalla valle
come brezza mattutina
sia che scenda dal monte
verso il mare
come brezza serotina
produce salute
e piacere al corpo.
Se poi il vento furioso
soffia a ponente
o a tramontana
ripulisce l’aria
dentro cui respirando
noi viviamo.
Certamente i fiumi
scorrono al mare,
ma scorrendo
danno benessere
agli uomini
agli animali
alle piante
e vanno al mare
per purificarsi
e poi risalire
come nebbia
o nuvole alte
nel cielo
per ridare benessere
e vita
scendendo come pioggia.
Non è vero
che le parole si esauriscono
perché una parola genera l’altra
e questo processo durerà
finché nel mondo c’è un uomo
che col suo pensiero tocca
come le corde d’una chitarra
la lingua per dire le più raffinate cose.
Anzi le parole aumentano
più complesso
si fa il discorso e il pensiero.
Sotto il sole un tempo
non navigavano
gli aerei e i satelliti
e le navette spaziali
per raggiungere
le stazioni scientifiche.
Oggi ci sono più novità
e la Terra ogni giorno
mostra al sole
cose nuove
e il sole
rimane
a bocca aperta.
Delle novità basta prendere
quelle che ti rendono felice,
delle ricchezze
quel tanto che basta,
ad illuminare la tua mente
e a rallegrare il tuo cuore.
Qoélet non fare
il pessimista!
Cristo illumina
ogni uomo
che viene nel mondo,
ma tu questo
pur dotato
d’una mente vasta
non potevi saperlo
tre secoli prima di Lui.
Chiaramonti,
2 novembre 2016