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“Santi
Angeli”, il nome era una fiamma
che rivelava il palpito del cuore
di Padre Vico grande fondatore
della casa dei bimbi senza mamma.
I piccoli
sentivano il calore
di una nuova tenerezza materna
s’accendeva nei cuori la lucerna
di un abbraccio e uno sguardo d’amore.
Ai bambini
le suore erano mamme
li accarezzavan da mattina a sera
davan la vita per questi marmocchi
e loro le
guardavano negli occhi
sentivano la nuova atmosfera
e il cuore ardeva d’amorose fiamme.
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“Santi
Angeli”, il nome era una fiamma
che rivelava il palpito del cuore
di Padre Vico grande fondatore
della casa dei bimbi senza mamma.
I piccoli
sentivano il calore
di una nuova tenerezza materna
s’accendeva nei cuori la lucerna
di un forte abbraccio e uno sguardo d’amore.
Cent’anni
fa la prima fondazione
la iniziò Nicolò Sussarello
un nobile dall’animo modello
che volle dare ai bimbi una magione.
Le volontarie
della carità
di San Vincenzo, il grande testimone,
servivano pranzo e colazione
con cortesia ed amabilità.
Padre Vico
decise di portare
da Tempio le sue suore consacrate
che proprio a questo fine erano nate
donare il cuore e il pane dell’altare.
A Sassari
iniziò Padre Manzella
fondando la Divina Provvidenza
ed ora un nuovo Padre con sapienza
e coraggio ideava la cappella
degli Angeli,
custodi dei bambini
che non avevan né amore né pane,
venendo da casupole malsane
dormivan finalmente sui lettini.
La casa
dono di una nobildonna
la benemerita Jolanda Passino
voleva coltivare anche il giardino
con la grotta di Lourdes e la Madonna.
Anche nella
città c’era la fame
ma la povera gente generosa
portava ai ragazzi ogni cosa
e creava con loro un buon legame.
Volontarie
portavan l’allegria
veniva sempre una bella schiera
con Don Carboni, don Pietro e Don Era
e qualche volta Monsignor Masia.
Era una
gioia ed era una preghiera
in quella piccolissima cappella
i piccoli dicean “la vita è bella”
studiavano e cantavan fino a sera.
Oltre allo
studio la preparazione
alle arti e mestieri per la vita
la falegnameria era allestita
per avviarli ad una professione.
Grande era
la fatica delle suore
il loro volto sempre sorridente
l’animo lieto e il cuore accogliente
abbracciavano i bimbi con calore.
È
bello ricordarle una per una
ci vorrebbe una buona memoria
e certo tutte passano alla storia
noi non possiamo scordarne nessuna.
La Madre Maddalena fondatrice
Suor Assunta nutrice dei bambini
Suor Agata che andava oltre i confini
Suor Grazia una brava educatrice
Madre Francesca
con il cuore mite
Suor Marta era sempre in cucina
coi bambini stava Suor Beniamina
Suor Natalia andava anche alle gite
Suor Concetta
in giro da mattina
Suor Veronica curava la scuola
Suor Verginia faceva la spola
ed infine arrivò Maria Cristina.
I ragazzi
ora son grandetti
alcuni anche padri di famiglia
non fanno più insieme un parapiglia
e non saltano più in mezzo ai letti.
Per alcuni
la vita è sofferenza
la Vergine però non li abbandona
si portano nel cuore la sua icona
Santi Angeli è la Provvidenza.