“Siete
fuentes”
sgorgano a San Leonardo
ascendendo lassù a “La Madonnina”.
Ti ammiro
verde “parco alle sorgenti”
da cui sgorga un’acqua cristallina
che mi disseta alle “sette fonti”
poi nel fluire forma un bel ruscello
e nel laghetto si specchia la luna.
Ricami di trachite della chiesa
dal tempo dei Giudici di Torres
svelan la fede dei nostri antenati
che pregavano anche in mezzo ai boschi.
Ritemprato
da “fresche e dolci acque”
riparto per vedere le alte vette
e “Monte Urtìgu” con la “Badde Ùrbara”
m’invitano ad ascendere veloce
per deliziarmi all’aerea visione
del “Montiferru” che guarda fino al mare.
S’inerpica
la strada in mille curve
affiancata da pini, lecci ed olmi
ed ecco l’altopiano verdeggiante
foresta alpestre creata da Dio
scoperta dal geniale “Don Enea”
sacerdote e uomo di preghiera
vulcano di febbrile intraprendenza
maestro e guida della gioventù,
che nell’intuito suo lungimirante
per attirar la gente alla montagna
creò il Rifugio de “La Madonnina”.
Nell’oasi
di pace e di ristoro
quanti incontri sociali e religiosi
congressi e ritiri e passeggiate
campeggi e pic-nic tra le rocce
ed i rosari nei viali alberati …
La gente assetata di cultura
accorreva da tutta la Sardegna.
Il caffè
preparato alla buvette
da persone simpatiche e gentili
ti risvegliava presto la mattina
e a mente fresca affrontavi lo studio
del verbo dei profeti e dei vangeli.
Nella doviziosa biblioteca
potevi legger per il giorno intero
la Sacra Bibbia e la vita dei santi.
La Madonnina
!...
Per anni e anni era un formicolìo
di giovani entusiasti che cantavano
scalando con destrezza le montagne,
di vecchi amici che si ritrovavano
brindando con un goccio di champagne,
e di “fucini” che si rallegravano
rimpiangendo l’antica goliardia
e Don Enea e la sua simpatia.
Ma un bel
giorno il Papa “Paolo Sesto”
nominò monsignore Don Enea …
Con grande festa fu ordinato vescovo
e la sua ordinazione episcopale
solennemente celebrata a Sassari
a San Giuseppe fu fenomenale.
Enea diede l’addio a “La Madonnina”
e partì verso diocesi lontane.
Egli affidò
il Rifugio a Don Budroni
sapiente e tenace animatore
che rilanciò i convegni di ricerca
le vacanze per gruppi di famiglie
e prestigiose settimane bibliche
chiamando il fior fiore dei biblisti
per dissetar gli amanti Vangelo.
Il clima di cultura e di amicizia
amalgamava gli ospiti in vacanza
con la regia di Monsignor Budroni.
Eran previste
anche le scampagnate
e dall’alto in partenza intravedevi
Cuglieri adagiata nella valle
poi attraverso “Funtana de s’ozzu”
giungevi alla Madonna della Neve
e anche a “S’Archittu” a Santa Caterina.
Vedendo il Seminario Regionale
fucina che formava i preti sardi
molti piangevan per la nostalgia.
La Madonnina
!
Ogni giorno la piccola cappella
si accendeva per la meditazione
e per la mensa dell’Eucaristia
un pensiero su Dio ed il suo amore
e l’energia del pane della vita.
E giù
nel refettorio le famiglie
confabulando in gaia compagnia
consumavano i pasti con letizia
come i primi discepoli di Cristo
grati a Luigina cuoca raffinata
e alle gentili collaboratrici.
La sera tra scenette in allegria
fiabe e storielle per i più piccini
risuonava dei canti l’armonia.
E al suono
dolce dell’Ave Maria
tutti andavano a nanna e così sia.
settembre
2020