La mia terra
di Guglielmo Piras
Dedicata a Gisella Vacca
Voce e canto della mia terra
La mia terra
è un tremore rosa
di innocenti aurore sui graniti
una brezza amara
di sale sui ginepri
un migrar di vele bianche
in fuga come addii.
E’ la mia Lingua straziata
avvilita e morente,
una bandiera ammainata
come grido soffocato
di aquila ferita
agonizzante nelle nebbie
irridenti dell’oblio.
E’ uno scialle nero
di odio e di pietà,
un fiore
scarlatto di oleandro
un fiume di veleno
che gonfia le tue vene.
E’ la voce stanca
e lontana di mia madre
come il canto
smarrito della festa.
E’ il volto bruno
e triste
di donne oranti
chine come girasoli
nella luce che declina.
La mia terra
è un drappo vermiglio di dolore
come il sangue dei miei padri
rappreso sui tramonti.
2° Classificata Premio
Gramsci 2013
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