Séuna ! Nei campi Nicolao pastore
trovò un giorno la statua di Maria
e spinto da una santa allegria fantasia
edificò le “Grazie” con buon cuore.
Accorsero
persone con amore
a venerar la Vergin delle Grazie
di preghiere non erano mai sazie
ringraziavano anche il Redentore.
La città
esultava con calore
e quando fu colpita dal colera fece un voto con voce sincera
donò alla Madre candele di cera
grata per la salvezza dal dolore.
Per secoli
il sindaco e i quartieri
in processione per la “Via Majore”
scendevano insieme a monsignore
per offrire a Maria i loro ceri.
La chiesa
accolse prima i Gesuiti
e i Giuseppini ottanta anni fa
questi infiammati da santa carità
rinnovavano il voto tutti uniti.
Sia lode
a Giuseppe Marello santo
che diede vita a questa famiglia
ogni prete i fedeli consiglia
a ringraziare il cielo con un canto.
Apostoli
ma anche certosini
diceva il Santo ai suoi sacerdoti
coltivate dei giovani le doti
nutrite i poveri, amate i bambini.
Han costruito
anche la nuova Chiesa
per custodire meglio la Madonna
e additano a tutti la colonna
della fede perché rimanga accesa.
La consacrò
tra i canti un cardinale
e alla festa della “Presentazione”
la folla dei fedeli in orazione
la fa sembrare una cattedrale.
La chiesa
vecchia è ricca di pitture
di apostoli e profeti in armonia sinfonia
l’incoronata Vergine Maria
canta dall’alto con le labbra pure.
e i mosaici nel frontale invitati dal vescovo Felice
accolgono
i fedeli in processione.