Lunario di luglio
di Vincenzo Pisanu

In questa notte ferma
su pagine di tempo
senza giorni
rileggo nei miei fogli
frammenti di frasi in cui
ritrovo te, la voce tua
che vaga all’infinito
nel canto delle stelle
tra pentagrammi di cielo.

Nei sentori di terra
lasciati dal grano tra il fieno
t’incontro madre,
e mi soffermo a dirti
che anch’io, domani come te
sarò memoria.
Più m’amerà
chi di me ha sofferto,
quando ogni parola
sarà suono del tempo
nell’eco dei ricordi
che nutrirà le menti
come un giorno il tuo seno.

Allora,
anche la mia immagine
meno fragile ai giorni
e a te nuovamente accanto
vagherà per distanze infinite
e ogni voce sarà più vicina
nelle parole dei giorni.

Quelle
che solamente il tempo
matura e sa spiegare.