Continui
a ripetermi che
vorresti tornare, al cortile, grande oasi di sole
a Gorofai, dove contavi i giorni
nel calendario di Barbanera aspettando
mentre sbiadivano i pallidi fiori
fluttuavano tardive foglie
copriva nel bianco il duro inverno.
Mi chiedi del forno
dove cuocevi l'odoroso pane,
del camino carico di legna e di luce,
delle compagnie di caccia tra giri di vino
risate, fragranze di vita...
ma, vuote son le stanze, spento
il camino soffia un vento
che non conosci più.
S'è asciugato il pozzo
non più suoni ma silenzio
impalpabile, etereo come la polvere
che copre le sedie sparse in ogni anfratto
rotte, come i giochi, nel disordine
della terra, che suonano, ancora
nella mente, nel tuo cuore
santo, di madre.
Rosario Porcu (Nuoro) |