Miraggio
di Rita Nocco
Un chiarore di luna
veglia la notte
soffia vento di scirocco
nella baia deserta
muto… il carico attende.
Mani che rubano speranza
senza tremare
sciolgono le funi di ormeggio.
Ombre furtive, insonni
con enormi bagagli di illusione
legati e stretti bene al cuore.
Salpano.
Su culle galleggianti
esauste vite si aggrappano
e unico respiro
luccichio di pupille
venati dalla salsedine
spalancate sul nulla.
L’oasi non c’è
nella distesa infinita.
Galleggiano ammassati
impregnati di mare e urina
sull’altalena estenuante.
In tanti non lasceranno orme
in altre rive
mare scuro che spesso inghiotte
sogni e corpi.
Sui fondali relitti preziosi
giacciono
sconosciuti
dimenticati
in cimiteri senza lapidi
dove mai si poserà n fiore
fosse solo una preghiera.
Premio Speciale “Alda Merini” all' XI Premio di Poesia
“Città di Iglesias” 2009