Padre, custodirò il pensiero di te
oltre l’infinito varco mistero.
Colmerò il
mio cuore ferito
dalla tua assenza e silenzio
con la memoria di ripensarci
nell’interiorità del tempo vissuto
ed ora smarrito al sentiero comune.
Non ha attesa del mattino
la luce che svanisce nella notte
ed è immediato il vuoto
che scava profondo l’abbandono.
Una balconata spalancata immagino,
oltre un confine scavalcato,
per sorprendere l’esalato suono
delle tue ormai lontane parole. |