Ombre
di Gigi Angeli
Ombre di pece, sedute al focolare
scottano i loro visi, tormentati
dai solchi aperti dai vomeri
dell’aratro del tempo, impietoso.
Mani, che hanno serrato manate
e composto covoni di grano,
accettano per compenso il castigo
di farsi da parte, dimenticate.
Sguardi sperduti, chiedono alla fiamma,
che per pietà non si spenga
e spanda luce per rigovernare il gregge
dei pensieri e ricondurli
nel grande tancato del sogno,
per poterli ancora cullare.