Ossimoro vitale
di Diego Baldassarre

Scaglie di rugiada,
prigioniere nella ragnatela,
riflettono il volto ispido
del primo mattino.

Dai sotterranei del pensiero
un frastuono di telaio
tesse parole sfilacciate.
Non so se avrò poesie.

Dovrei conteggiare sillabe,
incastonare assonanze,
tracciare la piccola gabbia
dove recludere l’anima.

La nebbia che risale dal torrente
mi offusca lo sguardo.
La realtà del sogno
è un ossimoro per me vitale.