Parole dietro
le sbarre
di Mirella De Cortes
In questa calma apparente
la povertà del silenzio mi accompagna,
opaco e logoro
il domani mi danza affianco
e gioco alle ragioni che non trovo.
Talvolta dispero
ma il passato m’insegna e io, in ginocchio,
imparo.
Tornano tracce di te fra queste mura
e odori di casa e di strade
qui, dietro le sbarre,
sto scordando il profumo del mare.
Talvolta piango,
nascono qui le mie parole di carta,
colorano le mie notti insonni,
accompagnano il mio essere altrove,
dipanano il groviglio dei pensieri.
Talvolta sorrido
allineo le mie righe e le mie rime
e, fra il fumo acre di una sigaretta
e l’odore di una tazza di caffè,
incerto e un po’ stonato, nasce un canto.
Talvolta prego,
osservo un rettangolo di cielo…
anche qui, fra ultimi e scartati,
forse
si nasconde Dio.