Passeggiata al
Redentore
di Almina Madau
Ho raccolto piccoli fiori,
tenedoli impressi tra ciglia e cuore,
immagini vere
di natura umile e fiera
e amicizia orgogliosa e sincera.
E mentre il monte
che dalla terra nasce,
e sale,
a cercare calore
allungando la pietra si protende al sole,
ho lasciato vagare lo sguardo
affamato di umana passione,
dalle alture alle valli
per sentire,
nel silenzio dolce e frizzante del cielo,
la memoria smarrita di passati valori
e sentire le voci, le sconfitte,
le speranze e gli umori,
di uomini antichi
vestiti di pelli e superstizioni.
Ho raccolto piccole foglie,
posate su un tappeto di sassi
che accompagnano i passi
verso un grande mistero,
di bronzo quasi nero,
che consola e rinforza
che carezza e conforta,
abbracciando paziente,
il monte allungato e silente,
la gente
passato e presente.
Ho raccolto emozioni,
nella semplice terra,
sempre uguale
sempre quella,
dolorosamente bella.