Io cerco
in questi luoghi, un piccolo frammento, un paesaggio, un angolo
di città che possa in qualche modo rievocare qualche tratto
della mia infanzia, della mia TERRA.
NIENTE! Tanto diversa è la tua cultura, i volti della tua
gente, l'accento, il punto di vista, la radice del pensiero, troppe
storie diverse, secoli di vita ci separano!
Un popolo di conquistatori cosa potrebbe spartire col mio, sempre
sulle difensive!
NOI CHIUSI NEI NOSTRI NURAGHI DI PENSIERO, avvolti da una calma
che non vi appartiene siamo le brocche alla fontana ... che tardano
a riempirsi; in un luogo dove il tempo scorre lento, un isola dove
le stagioni seguono altri cicli, piuttosto che la frenetica corsa
dell'uomo, che su tutto vuole lasciare la sua impronta!
Qui è la NATURA a scolpire le opere migliori.. da voi l'acqua
è abbondante, da noi così poca da essere avvolta della
sacralità che si riserva ai Santuari!
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PER TERRA SARDA
Allora non sapevo
che mi avresti ferito
con le lance della lontananza
legata da vincoli di sangue
erba e terra
povera terra
le cui ricchezze ignoriamo!
L'infanzia perduta
nei pomeriggi estivi
quando tutti dormono
(ti lasciai per esplorare altri luoghi e vite possibili)
perduta nelle vie assolate
quando le ombre delle case
ritagliano quadri di luce
disegnando nuove geometrie
e si sciolgono le strade
in fiumi di catrame..
(ho giocato – sognato di varcare confini - con la tua materia
informe
e la curiosità ingenua dei bambini!)
Tutti gli uccelli
rimpiangono il loro nido?
il primo salto nel vuoto
fu loro fatale?
o vivono di altri nidi?
Perchè allora io torno a te
quale mio segreto recondito
conservi come reliquia?
Cosa di me, nella tua polverosa soffitta
vado cercando?
Giuliana Porcheddu 1997