E quanto colgo
ancora dai tuoi giochi,
che sembrano inventati
per la sorpresa gioia
di un lusorio sorriso,
è quella luce d’infanzia;
età a me cara e simile
in riflessi lontani,
ridestati, al limine
di profonda memoria,
dalla tua coinvolgente
innata vivacità
che abbozza
nuovi passi acerbi,
mentre simuli
tempi, ritmi solfeggiati
e pause di musiche
appena memorizzate
per unica ed originale
rappresentazione d’applausi,
con l’armonia leggera
di piuma ballerina.