Quanti giorni e quante notti
di rossella fiorillo

Quanti giorni, quante notti
ho passato a vagliare il senso della vita,
il solco scuro che ogni uomo scava
nella corteccia della terra,
l’aridità di cuori
che hanno coperto ogni valore
con stracci lisi di vacue convenzioni.
Quanti giorni e quante notti
ho visto scivolare su uno schermo
le immagini mute dei miei errori.
Solo una voce, la coscienza,
a dirmi che l’ingenuità
non ha bisogno di perdono.
Scorrevano altresì sullo schermo,
nitide, spietate, le cattiverie subite
che mi hanno graffiato l’anima.
Ferite mai guarite,
sangue mai rappreso
che traccia ancora
rivoli che sfociano
nella disperazione.
E in quei giorni, in quelle notti
passate ad origliare i miei pensieri,
a riboccare d’olio lumi di speranza,
nessuna carezza sulla pelle
assetata d’amore,
nessuna mano tesa
per portarmi fuori dall’abisso.
In quei giorni ho sperato che il sole
sciogliesse il gelo che mi assiderava il cuore,
in quelle notti ho sorvolato il mare
come un gabbiano che cerca un posto per morire.
Ma il giorno lasciava il posto alla notte,
alla notte seguiva un nuovo giorno,
ed io sono rimasta
in questo angolo di mondo
a raccogliere
le ultime briciole di vita.