SAN PIETRO
DI SORRES
Cattedrale
di luce
scavata nel silenzio
sull’aereo
monte
che di lontan sorride,
sei sbocciata
fra gli umili muretti
che fan da siepe ai viottoli di pace
delle greggi assetate
al digradar dei pampini odorosi
delle vigne dei padri
Tu guardi
eterna saltellare i colli
nell’arguta danza
delle ginestre
e vedi rosseggiar verdi ciliegi
sull’aspra schiena di vulcani antichi
sempre accesi di sole
e ascolti
echeggiar tra le brume i campanili
dei villaggi che son la tua ghirlanda.
A sera
ti sprofondi
tra le creste lontane
accarezzate dal roseo tremolío
dell’astro che si spegne
quando
nel cielo luminose scie
d’aerei mostri
risuscitan l’umana vocazione
a contemplare le strade celesti
per piantar nel giardino della terra
il profumo di Dio.
Prega e
lavora
monaco
amico!
Sfidando il vento
tu
hai seminato
ombre fragranti di pini affettuosi
al pellegrin fiaccato dall’arsura
e con l’unghie hai scavato
il sacro pozzo
d’acqua
cercata con vibrar di legni
dono di vita nel chiostro della pace.
Prega
in questa tua cattedrale di luce
e canta
nell’armonia dell’abside serena
illuminata
dal sorriso dorato di Maria.
Prega
per chi non prega!
A te guarda assetato il pellegrino
che nasconde
nel cuore sfiduciato
secoli immensi di sacra nostalgia
e attende di sentire
rintocchi di campana nella valle
per inerpicarsi
a cercar tra le stelle i tuoi silenzi
sussurranti
parole di spirito e di vita.