SHEYSH

Lei disse “Sarò il vento
e parlerò tra gli alberi
con ali penose di bambole
che strapperò agli angeli.”
Lei disse “Vorrei essere
la culla del silenzio
sulla corteccia della luna
(una) goccia distesa e tragica
distillerò la pioggia
raccoglierò le novità
non avrò niente da perdere
un treno verso il cielo.
Nell’aria polvere
un burattino su di un falò
un abito da vendere
su di te soffierò.
Lei prese la nostra pazzia
curò le piaghe d’ingenuità
vendette il mondo con una bugia
tenendo per sé una sola città
un unico respiro
la sete del tramonto
un calice di vino
due strofe un girotondo.
Un giorno che muore ad Est
Sorrisi come lacrime
Pulsa Sheysh pallida
Candele tra le dita.

Yuri Deriu

 

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