Solitudine
di Tonino Ruiu
Solitudine
magica estasi
di attese mancate
oasi deserta
impalpabile
di canti riemersi dal sogno
angoscia ed anelito
di stelle socchiuse
di arene assolate
salmastre
palpito spento
di uccelli di pioggia
ancorati alla luna.
Chi oserà colmare
di schiume leggere
e di carezze
la tua malinconia?
L’anima sola
vaga stupefatta
come farfalla azzurra
nell’umida ombra
di astri luminescenti.
Percorro
profondi sentieri di silenzio
cercando gemme
e baci incastonati
nelle rosse pietre
del crepuscolo
occultati
in albe adamantine di rugiada
in boschi di cedri e di memorie
dietro i muri sbrecciati della notte.
Respiro fontane di selve
e palpiti di luna
seminati in ruscelli di platani.
Come cantavano allora
i cuori delle rondini
nei fiori confinati
delle favole…
Solitudine
dolce e triste
come la speranza
riemerge dal sogno
elaborato dell’infanzia
in ventagli naviganti
nel crepuscolo.
Chi coglierà
i germogli dell’aurora
nelle rampicanti schiume
della luna?
Chi coglierà
le stelle del mattino
nell’inquieta marea
dell’anima sgomenta?
Polvere di stelle
è la nebbia
che nasconde l’angoscia del cuore.
Polvere di stelle
è il pianto sommesso
della luna.
Dita invisibili
che nascono dagli abissi
accarezzano la notte.
Il mare
rumina infinito.