Speranza senza spazio...
di Gigi Angeli
Altero non vado della libertà
che ho, ma che in altri non vedo
quando come al risveglio d'un sogno
mi appaiono bambini schiavi;
venduti cosi ad altri
da mercanti di esseri umani.
O quando il colore della pelle
è motivo di discriminazione
per chi del "danaro " ne fa il potere
della sua "stimata civiltà";
e persegue soltanto questa qualità
liquidando a basso prezzo i veri valori.
E accendono guerre in nome del "Dio Mercato"!?!
Benedette come "Umanitarie"
porgono subdole tette pregne di veleni;
e se pure riesci a salvarti da pallottole
la morte ti attende appostata
quando lasci il tuo rifugio.
Nella grande valle della differenza
tra chi sta bene e chi soffre
un refolo si leva rimbonito
di cuori generosi: il Volontariato;
e sembrano tanti nell'immediato
ma pochi … per un mondo impazzito.
Se rigogliscono le piante dell'ingiustizia
continuando a germogliare in ogni luogo,
sarebbe efficace tagliare le loro cime
se non sradicarne le radici!?!
ma l'impegno è perdente
a confronto dei sonagli della malizia.
In questo grande parto di realtà tristi
la pietà porge ben poco;
anche la stessa carità è pelosa
quando a dispensarla sono i guerrafondai.
Quanto alla speranza, ha poco spazio:
tanto quanto ne ha in questa mia … poesia.