Sposa del mare
di Angelica Piras
Udire in lontananza
l’eco del tuo richiamo:
Soffio, incrociando in volo,
un pensiero violento
che parla di te.
Sono tua sposa,
tu l’impero delle mie sponde,
l’impronta della mia essenza arcobaleno
è tatuata su ogni singola onda,
che naviga e luccica
disegnando la mia dimora.
Accoglierò tra il silenzio
le tue urla mansuete,
arriverò a te svuotando nel percorso
le scorie di una giornata,
lasciandomi mordere dal tuo profumo inebriante,
rubando per un istante,
tempo alla polverosa morte.
Vincitrice del concorso "L’uomo
e il mare 2008" edita nell’antologia del concorso